Storia del Parco

Anche per tutelare quest’immenso patrimonio, nel 1975 L’Amministrazione locale si é dotata di un Piano Regolatore Generale (PRG) che assegna al Tergola una fascia di rispetto e riduce le aree di espansione urbana; nel 1980 é stato poi definito un perimetro per l’ambito della zona umida e richiesto il vincolo di protezione paesaggistico ambientale, fortunatamente approvato nel 1983. Nel 1984 la Palude di Onara é stata inserita nell’elenco dei parchi e riserve previsto dalla Legge Regionale n.40 del 1980.

Il Piano Territoriale di Coordinamento (PTRC) del 30 Aprile 1990, ha individuato la Palude di Onara come “Area di Tutela Paesaggistica di Interesse Regionale” ed infine il 23 Dicembre 1994, con delibera n.66, il Consiglio Comunale di Tombolo ha istituito il “Parco della Palude di Onara”. Il Ministero dell’Ambiente con D.M. 3 Aprile 2000 ha inserito la Palude di Onara nell’elenco dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciali, individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE.

In considerazione del notevole impegno profuso in questi anni, per la salvaguardia e l’attività promozionale a favore della Palude da parte del Comitato Parco Palude di Onara, la Giunta Municipale di Tombolo, con delibera n.73 del 30 Maggio 2000, affida all’Associazione suddetta la gestione del Parco. Con la successiva delibera n.141 del 14 Dicembre 2004 anche la manutenzione è affidata alla stessa.

Quest’ambiente, nonostante il ridimensionamento territoriale dovuto al selvaggio inurbamento tipico degli anni ’60 e ’70, é pieno di vita e non ancora imbrigliato dagli interventi dell’uomo; la vegetazione, nella sua spontanea ricchezza di fiori, e piante, offre riparo ad animali stanziali e migratori., e consente all’uomo di ritemprare sia lo spirito che il corpo. Essendo uno spettacolo veramente unico, è ormai condiviso da tutti il bisogno di tutelarla in quanto testimonianza di ambiente naturale, di antiche vicende geologiche e climatiche e di nostre origini storiche , tecnologiche ed economiche.